Le voci degli antenati
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Sulla collina, tra i boschi
18/04/2021

Quante vostre disperate scorribande ho visto, nei miei vent’anni… ! tu non ne avevi nemmeno diciotto… Poi gli altri se ne sono andati, uno dopo l’altro, giovani e dannati… qualcuno portando con sè, oltre al mal de vivre, anche la mia amicizia e le mie lacrime…
E qualche piovosa notte fa, ormai non più ragazzino ma già uomo, non più solo figlio fragile e ribelle ma anche padre inquieto – ancora prigioniero, però, di quell’insaziabile demone che tu chiamavi mantide -, li hai raggiunti anche tu…
Che la terra ti sia lieve, “Flaneur“.

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